Dragon
Ball nasce come serie a fumetti nel novembre del 1984 dalla matita di Akira
Toriyama e nel 1986 diventa un cartone animato. Si contraddistingue subito per
la semplicità e la precisione dei disegni, per l'originalità dei personaggi e
per l'incredibile ambientazione. La storia si svolge in un mondo parallelo al
nostro, in cui gli esseri umani hanno imparato a convivere con esseri metà uomo
e metà animale e con feroci sauri preistorici. In questo mondo dall'apparenza
civile, la via della forza è il motore di ogni cosa. Anche il protagonista, Son
Goku, che all'inizio della storia ha quattordici anni, è in possesso di una
forza e di un'agilità fuori dal comune. Dragon Ball e il seguito Dragon Ball Z
raccontano le avventure di Goku, impegnato in innumerevoli battaglie che lo
aiuteranno a crescere sia spiritualmente sia fisicamente, portandolo alla fine a
salvare il mondo da gli attacchi di alieni superpotenti. Scopo di tutti gli
scontri è la conquista delle mitiche sette sfere che, una volta riunite, sono
in grado di esaudire ogni desiderio.
LE
SFERE DEL DRAGO
Sulla
terra esistono 7 sfere, chiamate sfere del drago, che permettono a chi le
raggruppi tutte di esprimere qualsiasi desiderio. E’ proprio grazie a queste
sfere che inizia la strabiliante avventura di Goku e dei suoi amici. Una volta
trovate tutte e 7 le sfere, si può evocare il drago, una creatura magica che
esaudirà il desiderio espresso. Il creatore delle sette sfere del drago è una
divinità, che in realtà è un alieno nativo del pianeta Namecc sopravvissuto
alla devastazione del suo mondo e che è riuscito a dominare la sua parte
malvagia (quella che nella storia prenderà la forma del mago Al Satan).
Esistono però altre sfere, che provengono dal pianeta Namecc, benché più
potenti e in grado di esaudire ben tre desideri. Anche queste sfere però, una
volta esauditi i desideri, diventano semplici sassi e si disperdono per il
mondo. Più di una volta le sfere sono state usate per fini personali, ma è
grazie a Goku e alla sua compagnia che si scopre il vero motivo dell’esistenza
delle sfere: instaurare una pace duratura in tutta la galassia.
PAROLA
DI GOKU
Sapete
ragazzi, io non vengo dalla Terra, ma dal pianeta Vegeta, dove abitava la più
grande razza guerriera dell'universo: i Sayan. Io non sapevo di non essere un
terrestre e in effetti considero la Terra il mio pianeta. Arrivai qui quando ero
molto piccolo e avrei dovuto distruggere tutto, ma la pazienza di mio nonno e un
fortunato colpo in testa fecero in modo che la mia sanguinaria vocazione di
guerriero si trasformasse nella dedizione alle arti marziali. I Sayan, come
tutti i grandi guerrieri dell'universo, hanno il potere di trasformarsi e a ogni
loro trasformazione diventano più forti. La coda che tutti noi abbiamo serve
proprio alla nostra prima trasformazione: quando guardiamo la luna diventiamo
scimmioni mannari.
Ma la coda è anche il nostro punto debole: se viene tagliata torniamo
alla nostra forma umana mentre, quando viene stretta con energia, i guerrieri
non allenati perdono tutte le forze. Le altre nostre trasformazioni ci
consentono di essere quasi invincibili; lo stato di Super Sayan era solo una
leggenda prima che io lo raggiungessi. Per diventare Super Sayan bisogna avere
il 'cuore calmo", ma anche essere spietati.
LA
MITOLOGIA DI QUESTO STRANO MONDO
Akira
Toriyama ha concepito un universo con una ben strana organizzazione: esistono
dei ed eroi di straordinaria potenza che possono però essere sconfitti da
comuni mortali. La storia di Goku e dei suoi amici racconta proprio le avventure
di un gruppo di persone che, per salvare la Terra da straordinarie minacce
aliene, diventano sempre più potenti. Alcuni degli dei di questo mondo hanno il
compito ben preciso di tenere ordinato l'universo: è il caso del Re degli
Inferi, che cataloga tutte le persone morte. In altri casi, gli dei si limitano
a osservare le azioni degli uomini. Tuttavia esiste una lotta di fondo tra il
bene e il male. Il male è rappresentato da creature infernali che attraverso la
caccia alle Sfere del Drago sperano di diventare onnipotenti. A combatterli però
ci sono gli dei, pronti a correre in soccorso degli uomini e a preservare
l'equilibrio cosmico. Questa mitologia riassume con straordinaria efficacia le
caratteristiche di molte delle mitologie orientali, e soprattutto indiane, dove
eroi umani e dei sono i guardiani della felicità intaccata da demoni con poteri
straordinari.
UNA
STRANA VACANZA!
Nelle
avventure di Goku anche morire assume l'aspetto di una piacevole “vacanza”.
A prima vista l'unica differenza tra un morto e un vivo è un'aureola sulla
testa. Quando uno dei nostri eroi muore in effetti inizia un viaggio nel quale
apprenderà dei segreti per diventare più forte. Goku ovviamente è il primo a
percorrere questa strada e a scoprire molti dei segreti dell'aldilà. Alcune
divinità riescono ad andare e venire dall'aldilà grazie ai loro poteri, ma non
hanno la possibilità di alterare l'ordine cosmico. Questa capacità è lasciata
ai vivi che riescono con mezzi magici a far sentire la loro influenza anche nel
regno dei morti. I morti dotati di potere e della volontà di usarlo riescono a
trovare il modo di comunicare con i vivi. In particolare i due mondi non
sembrano essere divisi, ma piuttosto sembrano congiungersi per il tramite
dell'obelisco di Balzar e della casa del Supremo: in pratica il
cielo è la dimora dei morti,
cosi come la Terra è il posto dei vivi. Goku non si domanda perché le
cose siano come lui le trova, ma sa sfruttare al meglio tutte le occasioni per
imparare qualcosa di nuovo.
AVANTI
E INDIETRO NEL TEMPO
In
DragonBall i viaggi nel tempo sono possibili grazie a un’ avanzata tecnologia.
I protagonisti acquistano così una nuova dimensione dove potersi muovere.
Quando vari personaggi giungono dal
futuro, per gli sceneggiatori si delinea una difficile situazione ogni fatto del
presente dovrebbe infatti influenzare il futuro; perciò dovrebbe diventare
possibile alterare il futuro agendo sul passato. Ma, così facendo il viaggio
nel tempo diventa inutile, e quindi si crea un circolo vizioso. Per risolvere
questo problema, i creatori di Dragon Ball hanno utilizzato un espediente hanno
stabilito infatti che ogni sezione di tempo è indipendente. Quando uno dei
protagonisti si sposta nel tempo, si crea un’ alterazione che però interessa
solo una delle infinite sezioni del tempo. Possiamo immaginarlo come un mare
percorso da una serie di onde tutte uguali (le varie sezioni del tempo); quando
un pesce passa da un’ onda a una successiva, crea un'alterazione in quella che
seguono, ma lascerà inalterate le precedenti. Quando il pesce tornerà alla sua
onda, troverà tutto come ha lasciato.
LE
TRASFORMAZIONI SAIYAN
Il
super-Sayan è il frutto di un'evoluzione della razza Sayan: l'aspetto rimane
simile, esclusi i capelli che diventano dorati e gli occhi che diventano blu.
Goku (e altri dopo di lui), grazie a estenuanti allenamenti, riesce a
trasformarsi in super-Sayan. La sua potenza è immensa e, in un primo tempo,
pare che nessuno nell'universo sia in grado di eguagliarla. Ma Goku riesce a
superare anche questa barriera e a diventare un super-Sayan II. Questo livello
viene raggiunto anche da Gohan, Vegeta e suo figlio. Purtroppo tutta la potenza
di questa estrema trasformazione è nulla se comparata al potere dei nuovi
nemici, che costringe i Sayan ad allenamenti furiosi, anche se infruttuosi.
Ancora una volta è Goku a sorprendere tutti, riuscendo a superare il limite
estremo e a diventare super-Sayan III, distinguibile dalla fase precedente
grazie a una lunghissima chioma bionda. Grazie a questa ulteriore trasformazione
riesce a sconfiggere l'odiato nemico, dimostrando l'incontrastabile potenza dei
guerrieri Sayan. Ma il potere del super-Savan III è davvero insuperabile ?
LA
TECNOLOGIA
Il
mondo di Dragon Ball è strano, non solo per tutti gli eventi e i personaggi che
lo popolano, ma anche per altri aspetti: la scienza è appunto uno di questi.
Sicuramente più progredita della nostra, ha creato oggetti straordinari,
come le macchine volanti, lasciando comunque i terrestri liberi di condurre una
vita bucolica accudendo ai campi e al bestiame. La tecnologia avanza grazie alle
invenzioni di alcuni geni, come il padre di Bulma, piuttosto che grazie agli
studi di schiere di scienziati. Le città hanno impressionato Goku per la loro
stranezza quando vi è giunto per la prima volta, ma il nostro eroe vi si è
subito adattato, anche perché i vari prodotti tecnologici sono costruiti per
essere usati in maniera molto semplice. In effetti nel mondo di Dragon Ball la
tecnologia è riuscita ad aiutare l'uomo senza creare troppi inconvenienti. Le
armi per esempio sono quelle che si adoperano nel nostro mondo e solo
eccezionalmente esistono armi nuove, che comunque Goku e i suoi amici
regolarmente distruggono. Il mondo creato da Akira Toriyama è, tutto sommato,
anche abbastanza piacevole per viverci, a patto di non incontrare qualche alieno
intenzionato a distruggere la Terra.
MA
CHE STORIA E’?
Il
gruppo di amici di Goku si va allargando a mano a mano che il cartone animato
progredisce. Non tutti però sono combattenti fuoriclasse; alcuni, rendendosi
conto di aver raggiunto il loro limite massimo, si fanno da parte. Ciò
contribuisce a rendere più appassionante e verosimile il racconto. Solo gli ex
nemici, che hanno perso la loro malvagità originaria, o i figli dei
protagonisti si avvicinano alle capacità di Goku.
Crili è un caso atipico: pur non avendo tutta la forza necessaria,
riesce ad aiutare Goku più di altri grazie alla sua astuzia. A causa di questi
continui cambiamenti nella schiera dei combattenti, il cartone animato trasmette
la sensazione di una vicenda in continua evoluzione. Dragon Ball narra
sostanzialmente la vita e le avventure di Goku, ma la sua storia si incrocia con
le vicende dei numerosi personaggi che interagiscono con lui, trasmettendo al
cartone animato uno straordinario senso de1 ritmo. Akira Toriyama si rivela, così,
un autentico maestro della fantasia.
LA
FIERA DEL FUMETTO
Quando
visitate una qualunque fiera del fumetto, vi accorgete subito di immergervi in
una dimensione particolare: i banchi sopportano il peso di molte raccolte dei più
vari disegnatori, la gente chiacchiera amabilmente di stili, regia o di un
qualunque dettaglio dei propri beniamini. Quando si cerca un numero mancante o
un pezzo raro, una delle migliori soluzioni è la fiera: qui collezionisti e
profani si incontrano e si trova un po' di tutto, dai pezzi migliori alle cose
più scadenti. Spesso in fiera si
riesce ad avere anche qualche sconto su ciò che si vuole acquistare. Queste
iniziative fanno parte dell'"universo" che vive, si muove attorno al
mondo del fumetto, che sforna manifestazioni, prodotti, storie e sceneggiature
che nascono anche dall'incontro autori-lettori. Nelle fiere vengono presentate
le anteprime, distribuiti i numeri zero o venduti gli speciali stampati ad hoc.
Chi frequenta abbastanza assiduamente queste mostre può assistere a un fenomeno
particolare: alcuni ragazzi e ragazze, allo scopo di immedesimarsi il più
possibile nel fantastico mondo del fumetto, si travestono indossando gli abiti
dei personaggi della carta che più amano.
IL
NEMICO E L’EROE
I
protagonisti di dragonball si dividono in tre grosse categorie: i buoni, i
cattivi e quelli che da cattivi sono diventati buoni o amici dei buoni. I buoni
sono mossi da molti motivi: Goku vuole essere il più forte e a volte rischia la
salvezza di tutta la Terra pur di soddisfare la sua voglia di eccellere nel
combattimento; Crili è pienamente cosciente del suo ruolo di estremo bastione
dell’umanità; Gohan è mosso soprattutto dalla forza dei suoi sentimenti,
mentre il vecchio Genio della tartaruga è un maestro che conosce pienamente
l’importanza dei suoi insegnamenti. I malvagi invece sono mossi da poche
motivazioni: il desiderio di dominio per Freezer o il semplice istinto di
distruggere per Al Satan. Più complesse sono invece le motivazioni di quei
personaggi che sono prima dei nemici e poi finiscono con il collaborare con i
nostri eroi. In questa trasformazione gioca sempre una parte importante la
rivalità con Goku: per poterlo battere, Junior impedisce che Radish lo
sconfigga per primo. Vegeta inizia invece a collaborare per battere il suo capo
e nemico Freezer, ma non dimentica di essere stato sconfitto
da Goku e dai suoi amici e continua a volere una seconda opportunità.
GLI
IDEOGRAMMI
La
scrittura giapponese comprende due alfabeti, l’hiragana e il katakana, e un
ampio vocabolario di ideogrammi. Questi ultimi vengono chiamati “kanji” e
furono introdotti in Giappone dai monaci buddisti intorno al 600 d.C. Il
vocabolario kanji è vastissimo: difficilmente un giapponese lo impara tutto, e
per facilitarne la lettura, molto spesso, accanto all’ideogramma, appare la
trascrizione in “kana”. L’hiragana e il katakana derivano entrambi dal
kanji: il primo come semplificazione grafica, il secondo, è invece, un utilizzo
della radice di un kanji come lettera ed era riservato alle donne. Graficamente,
l’hiragana è rotondeggiante e può ricordare il nostro corsivo; il katakana,
più geometrico, può ricordare il nostro stampatello. Oggigiorno gli uomini e
le donne si servono indifferentemente di entrambi: l’hiragana è usato per
scrivere le parole giapponesi, il katakana per traslitterare le parole
straniere, presentandole così come vengono pronunciate.
I
SIMBOLI IN DRAGONBALL
Avete
notato quei curiosi segni che spesso adornano i vestiti dei nostri eroi? Ciascun
personaggio ha ricevuto il proprio simbolo dall'ultimo maestro. Il simbolo
rappresenta al tempo stesso il nome, oppure una sua parte, del maestro, la sua
scuola e il suo stile di vita. Non a caso, infatti, il disegno viene adottato
dai protagonisti di Dragon Ball in segno di ringraziamento per gli insegnamenti
ricevuti o viene imposto dal maestro stesso per creare un vincolo, un legame con
l'allievo. Goku continua a cambiare i propri vestiti e con essi i simboli,
adottando, di volta in volta, le tecniche e i modi di pensare della persona che
ha voluto trasmettergli tutte le proprie esperienze. Goku, primo fra tutti,
crescendo interiormente, e passando da una scuola all'altra, fa tesoro di tutti
gli insegnamenti ricevuti nella speranza di trovare la propria vera natura. Egli
cerca in se stesso la forza per continuare a superarsi, fino a diventare il
leggendario Super-Sayan. Dunque, gli eroi della saga non ambiscono solo a
trovare le Sfere del Drago, ma vogliono anche raggiungere la piena maturità:
questo è senza dubbio uno degli aspetti più affascinanti della storia di
Dragon Ball.
LA
FORZA DELLO SPIRITO
Gli
eroi di Dragon Ball possono aumentare enormemente la propria potenza con la
forza spirituale. Lo stretto legame tra la volontà e la forza di spirito è una
delle caratteristiche principali dei combattenti, soprattutto nella serie Zeta.
I grandi eroi hanno dalla loro una forza interiore che si manifesta attraverso
una grande sicurezza di sé e la fermezza dimostrate in combattimento: una
potenza assolutamente incontrastabile contro la quale nulla possono i cyborg
nemici, macchine pensanti create artificialmente per essere superiori a
chiunque. Ciascuno dei protagonisti di Dragon Ball possiede un modo
caratteristico di esprimere il proprio potere, che dipende soprattutto
dall'addestramento ricevuto in gioventù: Goku, per esempio, utilizza spesso
l'onda, una potente arma che riesce a controllare grazie agli insegnamenti del
Genio. Goku riesce a spararla da ogni parte del corpo, anche dai piedi, e può
usarla non solo per colpire, ma anche per spostarsi. Tutti gli eroi terrestri
convogliano il loro potere e la loro abilità in scopi comuni: questo è un
aspetto molto importante perché, nei combattimenti, li rende superiori agli
alieni.
NON
SOLO SFERE!
La
storia raccontata da Akira Toríyama parte dalla ricerca delle sette Sfere del
Drago, ma poi si sofferma sulla storia di un piccolo alieno e dei suoi numerosi
amici e nemici. Nel cartone animato fanno inoltre capolino numerosi oggetti
favolosi, quali il ventaglio magico, la nuvola croro o i fagioli magici. Goku li
trova e li utilizza tutti: non ne abusa mai, ma anzi se ne serve solo e
unicamente per il fine per il quale sono stati creati. La fantasia di Toriyama
si è liberamente ispirata alla mitologia giapponese non solo per gli oggetti,
ma anche per i personaggi, a partire dal piccolo bambino con la coda di scimmia
agli orchi servitori di Re Yammer, con i loro cornini sulla testa, così
differenti dall'idea occidentale di orco inteso come un essere orrendo e brutale
dall’animo malvagio. La rielaborazione di tutte queste figure, la fusione di
elementi eterogenei, come tecnologia e magia, e una storia dallo sviluppo
narrativo originale contribuiscono al successo di questa opera di Toriyama;
successo riscosso non solo nel mondo orientale, ma decretato soprattutto dalla
diffusione presso il pubblico d’occidente.
L’EVOLUZIONE
DEI PERSONAGGI
La
storia di Dragon Ball viene costruita attorno a pochi personaggi e copre un arco
temporale piuttosto ampio. Alcuni di questi, come per esempio i Sayan e i
Cyborg, invecchiano in maniera differente rispetto agli esseri umani. Comunque
è proprio la capacità di
ciascun personaggio di mutare ed evolvere continuamente la caratteristica che più
affascina il fedele pubblico di Dragon Ball. Solo chi è destinato a essere
sconfitto non percorre alcun cammino evolutivo.
Si tratta di personaggi minori, sicuramente perdenti, perché incapaci di
crescere e di migliorarsi, e quindi di acquisire le capacità necessarie per
superare gli ostacoli. Determinazione e coraggio sono le virtù che i
protagonisti di Dragon Ball devono fare proprie, se vogliono diventare eroi. In
Dragon Ball la crescita interiore, intesa come evoluzione in
senso positivo dell'animo, porta sempre a uno stadio di potenza più
elevato. La "purezza" del personaggio si può considerare direttamente
proporzionale alla sua maturazione.
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